Decreto lavoro.

Il Consiglio dei Ministri, il 1^maggio 2023, ha approvato il decreto-legge (DECRETO LAVORO) che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, per:
– ridurre lo sconto previdenziale/retributivo per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 25.000 e fino 35.000 euro lordi annui;
– rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni;
– contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani;
– promuovere politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di assicurare un’adeguata formazione a chi non ha un’occupazione ed è in grado di svolgere un’attività lavorativa e di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro;
– modificare la disciplina del contratto di lavoro a termine.

Di seguito le misure per la Scuola, che riguardano il personale e gli studenti.

SCONTO RETRIBUTIVO

Per i redditi fino a 35mila euro lordi annui si aumenta, dal 2% al 6%, l’esonero parziale (sconto retributivo) sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per gli stipendi dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (senza effetti sulla la tredicesima mensilità).

Per le retribuzioni fino a 25mila euro lordi annui l’esenzione è innalzata al 7 per cento (senza effetti sulla tredicesima mensilità).

“per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 30 novembre 2023, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima, la misura dell’esonero stabilita dal primo periodo in due punti percentuali è elevata a sei punti percentuali, fermi restando l’ulteriore incremento di un punto percentuale dell’esonero”.

Ricordiamo che, per tutto il 2023, è in vigore un esonero sulla quota di contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati (sconto contributivo) pari al 2% se la retribuzione imponibile non supera i 2.692 euro mensili (35.000 euro annui) e al 3% se la retribuzione imponibile non supera i 1.923 euro mensili (25.000 euro annui).

La decontribuzione del 2% era stata introdotta per il 2022, poi prorogata per il 2023 con l’aggiunta di un ulteriore 1% per i redditi fino a 25.000 euro, dalla legge di Bilancio 2023.

MISURE DI TUTELA CONTRO GLI INFORTUNI DURANTE LE ATTIVITÀ FORMATIVE.

Ampliata la tutela infortunistica degli studenti durante le attività formative. Gli studenti saranno maggiormente protetti durante tutte le attività formative. Infatti la norma copre tutti gli eventi che si verificano all’interno delle scuole o durante le attività programmate (oggi la copertura riguarda solo le attività tecnico-scientifiche nei laboratori o le esercitazioni pratiche nelle palestre).

Il Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative avrà una disponibilità economica di 10 milioni di euro e coprirà gli eventi mortali a partire dal 1° gennaio 2018, data di avvio dell’alternanza scuola-lavoro.

A partire dal 2024, il fondo sarà alimentato da risorse per 2 milioni di euro all’anno. È  un punto che interviene sulle attività PCTO (ex ASL), durante le quali gli studenti escono da scuola e vanno in “fabbrica”.

“… riconoscere un sostegno economico ai familiari degli studenti delle scuole o istituti di istruzione di ogni ordine e grado, anche privati, comprese le strutture formative per i percorsi di istruzione e formazione professionale e le Università, deceduti a seguito di infortuni occorsi, successivamente al 1°gennaio 2018, durante le attività formative”.

SERVIZI SOCIOEDUCATIVI TERRITORIALI.

È istituito un Fondo con una dotazione di 60 milioni di euro per l’anno 2023 a favore delle attività socio-educative dei minori, quali il potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori.

Il fondo è destinato a finanziare iniziative dei Comuni in collaborazione con enti pubblici e privati.