CCNL comparto istruzione-ricerca. Biennio economico 2019-2021. Accordo per un’anticipazione della parte economica relativa al trattamento fondamentale e successive sequenze.

Con riferimento al rinnovo del CCNL del comparto istruzione e ricerca, ieri,10 novembre 2022, tra il Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. G. Valditara, e le organizzazioni sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca è stato sottoscritto l’accordo politico per una anticipazione della parte economica relativa al trattamento fondamentale e successive sequenze.

Nel primo pomeriggio di oggi ,11 novembre 2022, l’incontro all’ARAN per definire le nuove tabelle stipendiali e sottoscrivere la parte economica dell’accordo, al fine di assicurare l’erogazione degli arretrati dovuti e degli incrementi stipendiali entro il mese di dicembre 2022.

L’accordo prevede la sottoscrizione di una prima sequenza contrattuale, relativa alla parte economica, con cui viene assegnata un’anticipazione (pari al 95%) delle risorse disponibili per il rinnovo contrattuale 2019-2021, già stanziate con le precedenti leggi di bilancio (per un aumento percentuale stipendiale lordo pari al 3,78%).

Inoltre il Ministero, con un provvedimento urgente approvato nel Consiglio dei Ministri, ha stanziato nell’immediato ulteriori 100 milioni di euro finalizzati ad innalzare i livelli stipendiali di tutto il personale scolastico e ha assunto l’impegno a reperire ulteriori risorse nell’ambito della predisposizione della prossima legge di bilancio per il 2023, da destinare alla retribuzione tabellare del personale della scuola.

In ogni caso, il Ministero ha manifestato l’impegno, qualora non si riuscisse a reperire ulteriori risorse in legge di bilancio 2023, ad utilizzare, nel prosieguo della trattativa contrattuale, le risorse già stanziate nella legge di bilancio 2022 per la valorizzazione professionale docenti per incrementare la componente fissa della retribuzione di tutto il personale docente.

Sul piano economico, le risorse già stanziate in legge di bilancio per il 2022 per il salario accessorio del personale docente e Ata (rispettivamente 14,8 milioni di euro e 89,4 milioni di euro) saranno destinate ad incrementare la componente fissa della retribuzione del personale con decorrenza dall’anno 2022.

Per quanto riguarda la parte normativa c’è l’impegno, con apposita sequenza contrattuale, a proseguire e concludere quanto prima la trattativa al fine di regolare, tutte le tematiche già indicate nell’Atto di indirizzo che vanno dall’ordinamento professionale del personale Ata, alla mobilità e formazione del personale scolastico, alla valorizzazione dei DSGA, al lavoro a distanza, alle relazioni sindacali e alla contrattazione di secondo livello.